4. DOVE FINISCE? - I RIFIUTI RICICLABILI E NON

I materiali riciclabili sono tutti quei rifiuti che possono essere destinati agli impianti di riciclaggio ed essere sottoposti ad una serie di procedimenti per produrre nuovi oggetti dello stesso materiale dello scarto, ma anche per produrre nuovi materiali, come materiale organico, plastica, vetro, olio vegetale, alluminio, carta e cartone. Il simbolo internazionale dei materiali riciclabili. La maggior parte dei rifiuti che vengono conferiti con la raccolta differenziata sono riciclabili, tuttavia, una categoria nonlo è: si tratta del rifiuto secco residuo.

IL MATERIALE ORGANICO

Negli ultimi 15/20 anni, in Italia, la produzione dei rifiuti è aumentata fino a raddoppiarsi rispetto al passato. 

Un mixtecnologico permette di trasformare attraverso un trattamento chimico/fisico, rifiuti organici in materiale inorganico, dalleottime proprietà fertilizzanti. Il rifiuto viene triturato o amalgamato, aggiunto ad acqua, terriccio, ecc. Infine, questoimpasto ottenuto con le microonde diviene un fertilizzante, sia nell’aspetto che nell’odore.

Tali materiali organici per essere commestibili devono essere: biodegradabili, ovvero convertibile metabolicamente inanidride carbonica; disintegrabili, ovvero frammentabile e non più visibile nel compost finale; e non deve avere effettinegativi sul processo di compostaggio e sul compost finale, per esempio riducendone il vapore agronomico o causandoeffetti tossici sul processo di crescita delle piante.Questi requisiti devono essere soddisfatti, poiché un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile se nonsi disintegra durante le fasi di compostaggio, così come un materiale che si disintegra in parti microscopiche non puòessere definito compostabile.

L’OLIO VEGETALE 

In Italia ogni anno consumiamo 25 kg di olio alimentare a persona; circa 5 kg di questi purtroppovengono abbandonati nell’ambiente. L’olio può causare gravi danni all’ambiente:

  • Nel sottosuolo crea una pellicola che impedisce alle piante di assumere le sostanze nutritive di cui hanno bisogno,inoltre può raggiungere i pozzi di acqua potabile e renderli inutilizzabili;
  • Se versato nel lavandino o nel WC, può danneggiare scarichi, impianti fognari e depuratori;
  • Se finisce nella compostiera, crea problemi ai processi di compostaggio.

Non va quindi mai gettato nel lavandino o nei tombini perché un kg di olio disperso nell’ambiente può inquinare fino a1000 mq di suolo. Se correttamente conferito e riciclato può diventare carburante per auto, sapone industriale, inchiostro,cera per auto. Può essere utilizzato anche per la produzione di asfalto.

DOVE APPROFONDIRE?·  

HTTPS://ILGIORNALEDELLAMBIENTE.IT/RICICLO-RICICLAGGIO-DEI-RIFIUTI/·  HTTP://WWW.NELCUOREDELPAESE.IT/STORIE/LIMPORTANZA-DEL-RIUSO-E-DEL-RICICLO/

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